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Brunhilda

Brunhilda era una valchiria di grande integrità, apprezzata da Odino per la sua paradossale combinazione di lealtà e indipendenza. Le era stato dato l’ordine di tradire Xena e Gabrielle, ma si innamorò di Gabrielle. Quando la valchiria cercò di catturare Gabrielle in cambio dell’Anello, salì su un cavallo e prese Gabrielle. Si trasformò in una fiamma eterna che teneva una Gabrielle addormentata e l’Anello al sicuro dal finire nelle mani sbagliate, finché Xena non tornò con Beowulf. Solo Xena, la sua anima gemella, poteva passare attraverso la fiamma.

Nella mitologia norrena, Brynhildr o Brunilda era una skjaldmö (fanciulla scudiero) e una valchiria.

Appare come uno dei personaggi della Saga dei volsungos e anche nell’Edda poetica, ad esempio nell’Helreið Brynhildar (Il viaggio infernale di Brynhild).

Sotto il nome di Brünnhilde appare nel Canto dei Nibelunghi e nella saga operistica di Richard Wagner (la tetralogia) L’Anello del Nibelungo.

Probabilmente, Brunhilda si ispira alla principessa visigota e successivamente alla regina Brunegilda d’Austrasia.