Coagulazione (trattamento delle acque)
Jar testEdit
Il dosaggio del flocculante impiegato possono essere determinate attraverso il jar test. Il test jar prevede l’esposizione di campioni dello stesso volume dell’acqua da trattare a diverse dosi del coagulante e quindi la miscelazione simultanea dei campioni a un tempo di miscelazione rapido costante. Il microfloc formato dopo la coagulazione subisce ulteriormente la flocculazione e viene lasciato depositarsi. Quindi viene misurata la torbidità dei campioni e si può dire che la dose con la torbidità più bassa sia ottimale.
Test di disidratazione al microscalemodifica
Nonostante il suo uso diffuso nell’esecuzione dei cosiddetti “esperimenti di disidratazione”, il test jar è limitato nella sua utilità a causa di diversi svantaggi. Ad esempio, la valutazione delle prestazioni di coagulanti o flocculanti prospettici richiede sia volumi significativi di campioni di acqua/acque reflue (litri) che tempo sperimentale (ore). Ciò limita la portata degli esperimenti che possono essere condotti, compresa l’aggiunta di repliche. Inoltre, l’analisi degli esperimenti jar test produce risultati che sono spesso solo semi-quantitativi. Accoppiato con la vasta gamma di coagulanti chimici e flocculanti che esistono, è stato osservato che determinare l’agente di disidratazione più appropriato e la dose ottimale “è ampiamente considerato più di un ‘arte’ piuttosto che una ‘scienza’”. Come tale, prove di prestazione d’asciugamento quale la prova del vaso si prestano bene alla miniaturizzazione. Ad esempio, il test di flocculazione microscala sviluppato da LaRue et al. riduce la scala dei test jar convenzionali fino alle dimensioni di una micropiastra multi-well standard, che produce benefici derivanti dal ridotto volume del campione e dall’aumento della parallelizzazione; questa tecnica è anche suscettibile di metriche quantitative di disidratazione, come il tempo di aspirazione capillare.
Rilevatore di corrente di scorrimentomodifica
Un dispositivo automatico per determinare la dose di coagulante è il rilevatore di corrente di flusso (SCD). L’SCD misura la carica superficiale netta delle particelle e mostra un valore di corrente di flusso pari a 0 quando le cariche vengono neutralizzate (i coagulanti cationici neutralizzano i colloidi anionici). A questo valore (0), la dose di coagulante può essere considerata ottimale.
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