Le migliori poesie francesi
La poesia è uno dei modi più profondi per esprimere emozioni. Quindi cosa c’è di meglio che usare il francese, il linguaggio dei sentimenti, per farlo? Volete scoprire le migliori poesie francesi per saperne di più su questa lingua, o per recitare uno alla persona amata? Sei venuto nel posto giusto!
Le migliori poesie francesi tradotte in inglese
Victor Hugo
È considerato uno dei più importanti scrittori della letteratura francese. Oltre ai romanzi che il mondo intero conosce (Notre-Dame de Paris o Les Misérables), è anche un drammaturgo e poeta. Il poema che leggeremo oggi è ben noto ai francesi, dal momento che tutti lo imparano a scuola. Si chiama Demain dès l’aube ed è stato pubblicato nel 1856. Victor Hugo lo scrisse in un contesto tragico: aveva appena perso sua figlia Léopoldine. Dopo questa collezione, non produsse più lavoro fino al suo esilio.
Ecco l’inizio del poema dedicato a sua figlia:
Demain, dès l’aube, à l’heure où blanchit la campagne, Je partirai. Vois-tu, je sais que tu m’attends. J’irai par la forêt, j’irai par la montagne. Je ne puis demeurer loin de toi plus longtemps. |
Domani, all’alba, nel momento in cui la terra si imbianca, me ne andrò. Vedi, so che mi stai aspettando. Attraverserò la foresta, attraverserò le montagne. Non posso più stare lontano da te. |
Il poema è scritto nel modo classico – in alessandrino – cioè tutti i versi sono lunghi 12 piedi (~sillabe) e le rime sono incrociate (o alternate).
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Ronsard
Torniamo al Rinascimento francese con Pierre de Ronsard che scrisse nel 1545 Mignonne allons voir si la rose, una poesia dedicata alla figlia di un banchiere italiano, Cassandre, che aveva conosciuto quando aveva 20 anni, e lei ne aveva 13. Ronsard descrive il passaggio della giovinezza come la vita di un fiore. Questa riflessione sul passare del tempo e della morte è tipica di questo periodo.
Ecco un estratto (in francese moderna) della poesia :
Mignonne, allons voir si la rose Qui ce matin avait déclose Sa robe de pourpre au soleil, Un punto di perdu cette vesprée, Les provincia di livorno sviluppo srl de sa robe pourprée, Et son teint au vôtre pareil. |
Cara, vediamo se la rosa Che questa mattina aveva srotolato il Suo vestito cremisi al Sole, Questa sera ha cominciato a perdere Le pieghe del suo vestito cremisi, E la sua carnagione simile al tuo. |
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Arthur Rimbaud
ora, andare avanti nel tempo, un po’, di Arthur Rimbaud, che scriveva nel 1870 Le dormeur du val una delle sue poesie più famose. Aveva 16 anni quando l’ha scritto! Il poema è notevole nella sua padronanza della versificazione.
È un sonetto: un poema composto da due quartine (paragrafo di quattro versi) e due terzine (paragrafi di tre versi), e i versi sono ancora in alessandrino. Descrive mirabilmente un terribile contrasto tra il paesaggio morbido e la sorprendente caduta.
Leggere la poesia per te:
C est un trou de verdure où chante une rivière Accrochant follement aux herbes des haillons D argent ; dove splende il sole, dalla montagna orgogliosa: è una piccola valle che spuma di raggi. Un giovane soldato, a bocca aperta, a testa nuda, E il collo immerso nel fresco crescione blu, Dorme; è sdraiato nell’erba sotto il nudo, Pallido nel suo letto verde dove piove la luce. Piedi in gladioli, dorme. Sorridendo come un bambino malato sorriderebbe, fa un sorriso: La natura, lo culla calorosamente: ha freddo. I profumi non fanno rabbrividire la narice; Dorme al sole, mano sul petto Tranquillo. Ha due fori rossi sul lato destro. |
È una cavità verde, dove un fiume canta Follemente aggrappato a stracci d’erba D’argento; dove splende il sole, dalla montagna orgogliosa : è una piccola valle che ribolle di luce solare. Un giovane soldato, con la bocca aperta, la testa nuda, E la nuca che fa il bagno nel fresco crescione blu, Dorme; è disteso sull’erba, sotto il cielo, Pallido nel suo letto verde dove la luce cade come pioggia. Piedi nel gladiolas, sta dormendo. Sorridente come Un bambino malato avrebbe sorriso, si prende un pisolino: Natura, lo roccia calorosamente: ha freddo. I profumi dolci non gli solleticano più il naso; Dorme al sole, mano sul petto, Pacificamente. Ha due buchi rossi nella parte destra. |
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Guillaume Apollinaire
Poeta del xx secolo, Guillaume Apollinaire rivoluzionò la poesia francese trasgredendo la versificazione classica. Egli è in particolare l’autore di calligrafie, quei poem-disegni che prendono la forma del tema che affrontano. Il poema più noto di Apollinaire è Le pont Mirabeau, dove descrive la scomparsa di una persona cara confrontandola con la Senna, il fiume che scorre attraverso Parigi.
Sous le pont Mirabeau coule la Seine Et nos amours Faut-il qu’il m’en souvienne La joie venait toujours après la peine. Vienna la notte squilla il tempo Le giornate sono di partire ho soggiornato Mani in mani, let’s stay, faccia a faccia, sotto Il ponte delle nostre braccia passa Eterna guarda l’onda così stanco Vienna la notte squilla il tempo Le giornate sono di partire ho soggiornato l’Amore va via come questa esecuzione di acqua l’Amore va via Come la vita è lenta E la Speranza è violenta Vienna la notte squilla il tempo di >I giorni di andare via ho soggiornato Passano i giorni e passano le settimane Né il tempo trascorso e non ama tornare Sotto il ponte Mirabeau coule la Seine Vienne la nuit sonne l’heure Les jours s en vont je demeure |
Sotto il Ponte Mirabeau scorre la Senna devo ricordare il Nostro ama ricordare come allora Dopo ogni dolore, gioia tornò di nuovo Lasciate che la notte vieni campane, a fine giornata, Il passare dei giorni, da me ancora ho soggiornato Mani giunte e faccia a faccia, let’s stay così Mentre sotto Il ponte delle nostre braccia devono andare Stanco di sguardi infiniti la portata del fiume Lasciate che la notte vieni campane, a fine giornata, Il passare dei giorni, da me ancora ho soggiornato Tutto l’amore passa come l’acqua di mare Tutto l’amore va da Quanto mi sembra lenta la vita Quanto può essere violenta la speranza dell’amore Let night come on bells end the day The days go by me still I stay The days The weeks pass by beyond our ken Neither time past Nor love comes back again Sotto il ponte Mirabeau scorre la Senna Let night come on bells end the day The days go by me still I stay. |
Molti artisti hanno coperto in canzone, è possibile ascoltare Serge Reggiani o Marc Lavoine.
Charles Baudelaire
È impossibile parlare di poesia francese senza menzionare Charles Baudelaire. Contemporaneo di Arthur Rimbaud, è un poeta che si sente maledetto e riversa la sua sofferenza nel suo lavoro. Il suo poema più noto è L’Albatros, dove parla della figura del poeta nella società, parla dell’essere non amato e incompreso.
Spesso, per divertimento, i membri dell’equipaggio Prendono albatros, vasti uccelli marini, Che seguono, indolenti compagni di viaggio, La nave che scivola sopra le amare voragini. Non appena li hanno messi sulle tavole, Che questi re di azzurro, goffi e vergognosi, lasciano pietosamente le loro grandi ali bianche Come remi appesi accanto a loro. Questo viaggiatore alato, quanto è rimasto e vedovo! Lui, una volta così bello, che è comico e brutto! Uno infastidisce il becco con un bruciatore a bocca, L’altro mima, zoppicando, lo storpio che stava volando! Il Poeta è come il principe delle nuvole Che perseguita la tempesta e ride dell’arciere; Esiliato a terra tra i fischi, Le sue ali giganti gli impediscono di camminare. |
Spesso, per divertirsi, gli uomini dell’equipaggio Catturano albatros, vasti uccelli marini, Che seguono, compagni indolenti del viaggio, La nave che scivola sui golfi amari. Difficilmente li hanno messi sul ponte, Quando questi re dell’azzurro, goffi e vergognosi, Lasciano pietosamente andare le loro grandi ali bianche, Come remi che si trascinano accanto a loro. Questo voyager alato, quanto è goffo e debole! Lui, una volta così bello, è così divertente e brutto! Uno prende in giro il becco con un pipestem, Un altro mima, zoppicando, lo storpio che una volta volò! Il Poeta è come questo principe delle nuvole Che perseguita la tempesta e ride dell’arciere; Esiliato a terra, in mezzo agli scherni, Le sue ali giganti gli impediscono di camminare. |
Ora conosci le migliori poesie francesi e i loro scrittori e le regole della versificazione classica. Allora perché non fare il primo passo? E in francese, per favore!
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