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La vanità, dal latino vanĭtas, è la qualità del vano (vuoto, vuoto o privo di realtà, sostanza o solidità). Questo aggettivo è legato all’inconsistenza, all’arroganza, alla presunzione e al gonfiore.

Vanity

Non dobbiamo dimenticare che questo termine è usato, allo stesso modo, per riferirsi a tutto quell’insieme di cose che esistono nel nostro mondo e che hanno una scadenza.

La vanità è una manifestazione di orgoglio e arroganza. La persona vanitosa si sente superiore al suo prossimo, sia intellettualmente che fisicamente. Il presuntuoso non esita ad evidenziare la sua presunta abilità ogni volta che può, denigrando il resto della gente.

In questo senso, la vanità nasconde un sentimento di inferiorità e il desiderio di essere accettato dall’altro. Mostrando le sue virtù, l’uomo vanitoso cerca di dimostrare di non essere meno di chiunque altro (ciò che effettivamente sente) e si aspetta l’applauso e l’ammirazione di coloro che lo circondano.

Per la teologia cristiana, la vanità fa sentire all’uomo che non ha bisogno di Dio. È una sorta di idolatria: il vanitoso rifiuta Dio perché ha se stesso. La vanità, infatti, è uno dei peccati capitali (poiché genera altri peccati).

Concretamente possiamo stabilire che sette sono i peccati capitali, i vizi stipulati dal cristianesimo che devono essere evitati perché contrari alla moralità di questa religione: lussuria, gola, avidità, pigrizia, invidia, rabbia e la suddetta vanità o orgoglio.

Più precisamente possiamo dire che quest’ultimo, come il resto dei peccati di cui sopra, è associato a un demone molto specifico. In questo caso si riferisce a Lucifero, che è il nome dato all’angelo caduto. Questo è quell’angelo che aveva grande bellezza e meravigliosa saggezza ma che, mosso dal suo orgoglio, fu trascinato all’inferno dove divenne Satana.

Un buon modo per capire cos’è la vanità si trova nel mito di Narciso. La versione più nota di questa storia sottolinea che Narciso era un giovane innamorato di se stesso. Un giorno, quando vide il suo bel viso riflesso in un lago, fu assorto e affascinato, incapace di allontanarsi dall’immagine. Infine Narciso muore (suicidio, annegamento o non essere in grado di separarsi dal suo riflesso, secondo la versione) e nel luogo cresce un bel fiore.

Oltre a tutto quanto sopra non possiamo ignorare il fatto che esiste attualmente una pubblicazione di Madrid intitolata “Vanity”. Si tratta di una rivista che affronta una grande varietà di argomenti, focalizzata quasi esclusivamente sul pubblico femminile.

Così, troviamo, che rende articoli su temi come la moda, la bellezza, la cultura in generale, la gastronomia o personaggi famosi. Allo stesso modo, questa pubblicazione è stata così ben accolta che ha anche una propria stazione radio e il suo canale televisivo.